Il Cucuncio: scopriamo la differenza con il Cappero
CAPPERI
12 Maggio 2021
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Il cappero è un ingrediente che bene si abbina a tantissime ricette, è un po’ come la ciliegina sulla torta, e dona un sapore e un aspetto tutto nuovo al piatto in cui è stato utilizzato. Per quanto sia famoso, non tutti conoscono così bene il cappero, ad esempio: sapevi che il cappero non è un frutto ma bensì il bocciolo del fiore che non si è ancora schiuso? Hai mai sentito parlare del cucuncio? Ecco, forse la prima curiosità non è così tanto sconosciuta, ma sicuramente la parola “cucuncio” ti ha lasciato un po’ perplesso. Di cosa si tratta? Scopriamolo in questo articolo!
Il Cucuncio
Il cappero è una pianta originaria dell’Asia Minore, che ha trovato un clima molto favorevole anche nel Mediterraneo. È infatti molto diffusa in tutto il sud Italia e da maggio fino alla fine dell’estate regala un tocco di colore anche nei terreni più aridi, rilasciando anche un delicato profumo nell’aria grazie ai suoi particolari fiori colorati.
Quello che noi comunemente conosciamo come “cappero” in realtà è il bocciolo del fiore non ancora aperto, ma quando questo non viene colto e viene lasciato sulla pianta, ecco che sboccerà in un bellissimo fiore e darà vita a un frutto dal nome molto particolare: il cucuncio appunto!
Il cucuncio è, quindi, il frutto del fiore del cappero quando questo non viene colto immediatamente prima della fioritura.
Cucuncio e cappero: ci sono delle differenze?
La differenza fra cappero e cucuncio è facilmente intuibile ora che abbiamo spiegato di cosa si tratta, ma cerchiamo di scoprire tutti gli elementi che li contraddistinguono. La prima differenza è tutta estetica, i capperi, infatti, sono più piccoli, mentre i cucunci hanno una forma più affusolata e presentano un lungo picciolo. Essendo dei frutti, i cucunci contengono anche dei semi, ma se vengono colti a tempo debito non danno alcun fastidio durante la masticazione.
La giusta conservazione del Cucuncio
È possibile conservare il cucuncio sott’aceto, previa completa disidratazione, in una soluzione diluita al 50% con acqua. Per disidratare i cucunci la proporzione di sale e frutto deve essere di 1:1 (1kg di sale per 1kg di cucunci), si procede poi a versare i due ingredienti in un recipiente, alternando uno strato di cucunci con uno di sale, si elimina il liquido che si accumula giorno dopo giorno e alla fine del processo si possono conservare i cucunci semplicemente disidratati, oppure sott’aceto, in salamoia o sott’olio. Qualsiasi sia la tecnica di conservazione utilizzata, i cucunci si conservano per circa 18 mesi dopo la preparazione.