Il pomodoro datterino è un ortaggio straordinario che non troppo tempo fa veniva prodotto solo per uso personale negli orti famigliari del meridione. Venivano chiamati pomodori “da serbo" per via del fatto che i bellissimi grappoli si facevano essiccare appesi durante le stagioni calde di raccolta per poterli gustare durante l’inverno. Oggi la loro produzione e il loro uso sono molto diffusi e in un certo periodo sono stati oggetto di una vera e propria tendenza culinaria. Il pomodoro datterino sta vivendo adesso una nuova stagione e quindi vale la pena conoscerlo meglio per imparare a distinguerlo da quello di importazione e scoprire tutte le sue proprietà che possiamo sfruttare in cucina per preparare dei gustosi piatti.
Il pomodoro datterino fa parte del grande canasto di ingredienti che caratterizzano la cucina mediterranea, eppure la sua diffusione e integrazione nella nostra cultura culinaria è piuttosto recente e risale agli anni ‘80. La sua origine non è ben chiara, però si pensa si tratti di una specie ibrida di provenienza asiatica, frutto di un’attenta selezione di altre tipologie di pomodori incrociati tra loro. Ciò che è certo è che nell’immediato dopoguerra, fece la sua apparizione nel mercato anglosassone per poi diffondersi piuttosto rapidamente in tutti i mercati europei trovando, è il caso di dirlo, terreno fertile nel nostro Paese. Infatti oggi si trovano diverse varietà di pomodoro datterino che vengono coltivate nel sud della penisola, più precisamente in Sicilia, nella costiera del Ragusano. Questa regione offre tutte le condizioni climatiche ideali per la sua coltivazione. A rigor di analisi dobbiamo dire che esistono diverse selezioni brevettate di questa specie di pomodoro, il primo risale agli anni 2000, ma da quel momento ne sono susseguiti diversi e ognuno dei quali vanta caratteristiche particolari.
Il pomodoro datterino ha caratteristiche molto differenti rispetto alle altre tipologie di pomodoro. La più evidente sono le sue piccole dimensioni – ogni frutto pesa mediamente 40 g – e quindi la sua forma che, appunto, ricorda quella di un dattero. Il suo sapore è particolarmente dolce e nella scala Brix – classificazione con la quale si misura la quantità di zuccheri nella frutta e verdura – può arrivare ad attestarsi a 12°. Se consideriamo che un frutto come la ciliegia matura misura 16° Brix, possiamo avere un’idea della sua dolcezza. Il datterino inoltre si contraddistingue per la sua buccia particolarmente sottile e liscia e per il suo colore rosso brillante. Va comunque detto che ci sono anche tipologie di datterino giallo che viene coltivato, oltre che in Sicilia, in Puglia, in Campania, nel Molise e nel Lazio.
Dal punto di vista nutrizionale si tratta di un alimento con un contenuto di grassi pressoché nullo e con un relativo apporto calorico davvero molto basso, appena 18 calorie per 100 g di prodotto.
Altri elementi nutrienti importanti, sia per il tipo che per la quantità presente in percentuale, sono il potassio, il fosforo, i folati – precursori vitaminici e antiossidante – ei gruppi vitaminici C e K. La presenza di luteina e zeaxantina fanno del datterino, e in generale dei pomodori di ogni specie, un eccellente antiossidante naturale.
In Italia, quando si parla di pomodoro, l’uso più comune, per quanto mai scontato, è quello di condimento per la pasta. Viste le piccole dimensioni del datterino si usa tagliato in due parti e saltato in padella con dell’olio extravergine d’oliva, uno spicchio d’aglio intero o dello scalogno tagliato a rondelle sottilissime, sale e odori e spezie tipiche del bacino mediterraneo. Ovviamente questa è solo una delle tante varianti che possiamo preparare.
Un altro piatto sfizioso in grado di esaltare tutte le caratteristiche di questo prezioso ortaggio è la zuppa di pomodori da servire fredda o calda, secondo la stagione e i gusti personali, accompagnata con delle fette di pane casereccio bruschettato. Per questo piatto si preferiscono i datterini in salamoia (si usa tradizionalmente l’acqua di mare purificata), una lavorazione tipica della cultura culinaria Spagnola. Si tratta comunque di un prodotto che possiamo facilmente reperire importato nel mercato Nazionale.
Non c’è ortaggio che più di altri dia tante soddisfazioni di gusto se mangiato crudo come il pomodoro, non si fa eccezione per il datterino che può essere, come è facile intuire, utilizzato come ingrediente per preparare delle gustose insalate oppure, più semplicemente come snack, un modo fresco e nutriente di caratterizzare un micro-pasto da consumare duranta una pausa di lavoro o di studio.
Sì, forse è scontato, ma possiamo dimenticare il condimento per la pizza come possibile uso del datterino in cucina? Ovviamente no e possiamo dire che l’uso dei datterini, sia rossi che gialli, sulla pizza, anche quella fritta, dona un tocco gourmet al cibo più popolare di tutti e di sempre.
Si può usare un ortaggio per preparare un dolce? Viste le sue proprietà zuccherine il datterino di presta per essere un ingrediente caratterizzante per un dessert. Un esempio è il tortino di ricotta con miele e, appunto, un chutney di pomodorini datterino.