Le fave di tonka altro non sono che dei semplici semi di una pianta proveniente dal Sud America, oltre che appartenente alla numerosa famiglia delle Fabaceae. Il loro aspetto ricorda quello dei comuni datteri, eppure la loro consistenza e sapore ricordano molto la dolce mandorla. Le fave di tonka, poiché in tutto il mondo vengono confezionate essiccate, possono essere tranquillamente acquistate tutto l’anno senza alcun tipo di problema, tranne nel nostro Paese, in quanto esse sono abbastanza sconosciute e, di conseguenza, non molto semplici da reperire tra gli scaffali dei nostri supermercati.
Fave di Tonka: valori nutrizionali
Come già spiegato in precedenza, le fave di tonka hanno un gusto che ricorda vagamente quello delle classiche mandorle ma con qualche venatura speziata e forte che ne costrana il sapore, con un profumo molto simile alla vaniglia bourbon, con all’interno una specie di mandorla di colore abbastanza chiaro ed è stata proprio quest’ultima a far “innamorare" ogni chef del mondo, in quanto sono sempre di più i cuochi ad inserire le fave di tonka nelle proprie ricette. Per una quantità di circa 100 grammi di fave di tonka, i valori nutrizionali sono pressoché ottimi, in quanto le calorie sono all’incirca 125, i grassi saturi 26 grammi, proteine circa 6 grammi, carboidrati 50 grammi e gli zuccheri all’incirca pari a 28.50 grammi. Ovviamente, tali valori, non vanno in alcun modo presi come assoluti, in quanto in base alla varietà di fava di tonka reperita, alcuni valori come ad esempio i grassi, possono variare, da non sottovalutare però che risulta essere una media quasi attendibile, la quale dà perfettamente l’idea delle elevate e benefiche proprietà di questa magnifica spezia. Un aneddoto molto singolare da sapere sulle fave di tonka, riguarda l’azienda nota in America “Food and Drug administration", in quanto nel 1954 impedì tale spezia su tutto il territorio Americano, dovuta all’accessiva assunzione, la quale potrebbe provocare degli effetti collaterali non proprio piacevoli per l’uomo, tuttavia, per arrivare ad averne bisognerebbe ingerire fave di tonka in quantità industriale, per cui le piccole dosi sono sempre le più consigliate.
Fave di tonka: come poter assumerle? E quali sono le curiosità maggiormente diffuse in tutto il globo terrestre?
Le fave di tonka sono le perfette alleate se si ha in programma di preparare dei gustosi biscotti, delle torte da leccarsi i baffi o anche semplicemente dei drink e creme! Perché è proprio vero: essa può essere usata in mille modi e per qualsiasi tipologia di ricetta, ovviamente se viene ben accompagnata da altri ingredienti. Di norma, vengono usate essiccate nelle ricette culinarie, ma anche in polvere e talvolta grattugiate a mano se inserite in qualche infuso o tè caldo. Oltre al gustoso sapore, le fave di tonka nascondono al proprio interno una proprietà benefica, ovvero: risultano essere ottime per il sistema respiratorio, riuscendo addirittura a calmare l’aggressività della tosse secca e grassa. Infatti, se usata in piccole dosi almeno una volta al giorno (magari all’interno del proprio tè al mattino o prima di andare a coricarsi) potrebbe essere una svolta per chi soffre di tosse cronica. Tuttavia, è bene ricordarsi di leggere attentamente l’etichetta ed i valori per quanto riguarda tale alimento, poiché è fondamentale garantirsi che non vi sia in alcun modo sostanze in più mescolate alla fava di tonka. Per quanto riguarda le curiosità da tutto il mondo, le fave di tonka risultano essere presenti in molteplici di esse: in Sud America, il paese da dove proviene tale seme, le fave di tonka sono considerate dei veri e propri portafortuna, infatti, gli scolari di un tempo portavano con loro un piccolo seme di fava di tonka nel proprio zaino come buon auspicio verso la giornata condotta. In Guyana, un piccolo paese sulla costa settentrionale settentrionale del favoloso Sud America, vi è una vecchia usanza, la quale veniva soprattutto messa in opera dai più anziani del Paese, ovvero: per avere una risposta positiva ad un personale desiderio, bisognava avere in una mano una fava di tonka e nell’altra un serpente privo di vita, una volta espresso il proprio desiderio, la fava doveva essere gettata con molta forza in un fiume in piena, mentre il serpente doveva esser depositato ed arrotolato su una pianta di fava di tonka.
Fava di tonka: il favismo si tratta di un’allergia?
Il favismo viene notato sin da bambini, sin dal primo ingerimento di una fava, eppure, non si tratta in alcun modo di una possibile allergia! Il favismo altro non è che un difetto pressoché genetico dovuto alla carenza di un enzima, per cui, quando si ingerisce un legume, diminuisce sempre più tale enzima. Possono manifestarsi sintomi come pallore, ittero nei più piccini ed avere urina maggiormente scura rispetto al solito, per cui se si dovesse avere tali sintomi una volta ingerito un particolare legume, è fondamentale rivolgersi al proprio medico di base.