La frutta natalizia: dalla frutta secca a quella esotica
FELICI
10 Dicembre 2020
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Mancano ormai pochi giorni al Natale e iniziano i preparativi per il pranzo natalizio, cercando di curare ogni aspetto nei minimi particolari. Tra le varie portate non bisogna sottovalutare anche la frutta, in quanto accanto a quella tipica di stagione, non può mancare la frutta secca e, da alcuni anni, anche diverse varietà di frutti esotici.
Frutta di Natale: cosa c'è di stagione
Il mese di dicembre, pur essendo invernale, riesce a proporre diverse alternative di frutti di stagione che possono essere presenti sulla tavola di Natale. Sicuramente gli agrumi svolgono la parte più importante: arance, clementine e mandarini sono sempre molto apprezzati dai commensali grazie al loro sapore leggermente acre ma tendente al dolce. Generalmente, arance e mandarini sono consumati freschi, assaporando ogni spicchio, a fine pasto, ma possono anche essere utilizzati per preparare delle deliziose premute, o con il succo realizzare anche delle salse da utilizzare come condimento per altre pietanze. Spesso gli agrumi sono usati nelle diete vegetariane o vegane per preparare il seitan o il tufo, o anche per realizzare delle ottime macedonie. In ogni caso per poter essere certi di favorire l'uso di tutti i principi nutritivi, se ne consiglia sempre il consumo fresco.
Un grande classico: la frutta secca
Questa variante di frutta domina la tavola non solo natalizia ma dell'intero mese di dicembre; il motivo è da ricondursi al fatto che durante i mesi invernali c'è una minore disponibilità di frutta fresca per cui è facile orientarsi verso questa tipologia di prodotto. A ciò si deve poi associare anche una credenza di tipo popolare in quanto era opinione comune che la frutta secca era sinonimo di ricchezza poiché quest'ultima era sempre presente sulla tavola delle persone più facoltose.
Sono davvero tante le alternative che possono arricchire la tavola natalizia come mandorle, pistacchi, noci, nocciole, ceci tostati e semi di zucca; rientrano a pieno titolo nell'ambito della frutta secca anche i fichi secchi, molto spesso arricchiti con cioccolato e gli immancabili datteri, dal sapore davvero unico e irresistibile. Solitamente, il consumo della frutta secca avviene al termine del pranzo o della cena, quasi come una sorta di passatempo, di qui il termine utilizzato in Campania “o spasso", cioè lo spasso. La frutta secca riesce tranquillamente a soddisfare ogni palato grazie al mix di sapori che assicura. Via libera quindi al consumo di noci e nocciole, o anche di fichi al termine del pranzo, meglio invece mangiare pistacchi e arachidi come aperitivo, magari accompagnate da un calice di buon prosecco. Si consiglia in ogni caso di non esagerare con il consumo di frutta secca in quanto la stessa presenta un elevato contenuto calorico, anche se assicura anche un buon livello di sazietà per cui appare difficile che si ecceda con il consumo.
La frutta esotica
Mangiare fruttafresca, non solo a Natale ma in qualsiasi periodo dell'anno, è sicuramente una regola da rispettare sempre sia perché si avrà un prodotto ricco di principi nutritivi sia perché il prezzo sarà generalmente accessibile. Per il pranzo di Natale, invece, si può arricchire la frutta anche con quella esotica che propone diverse alternative interessanti e rende anche la tavola più particolare.
Banane e ananas sono ovviamente un must e possono essere consumate anche nella restante parte dell'anno. Negli ultimi anni, invece, stanno trovando sempre maggior diffusione l'avocado e il frutto della passione. Soprattutto il primo può essere utilizzato in diverse preparazioni come ad esempio delle tartine da servire come antipasto o per realizzare una gustosa salsa da usare come condimento per i gamberetti, il salmone e per altre tipologie di pesce. Si otterrà un contrasto di sapore davvero unico.
L'ananas può invece essere consumato a fine pasto, sia al naturale che accompagnato da qualche goccia di limone o di maraschino; per richiamare l'atmosfera natalizia, un'ottima soluzione è rappresentato dal taglio delle fette a forma di ananas. Anche le foglie di questo frutto, che non sono commestibili, trovano utilizzo come ornamento o per la creazioni di piccole sculture. A questo punto non resta quindi che preparare la nostra tavola natalizia e selezionare la frutta fresca, secca ed esotica da servire ai commensali.