I frutti secchi: le proteine che contengono e quali sono consigliati
FRUTTA
10 Ottobre 2021
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La frutta secca è da considerarsi a tutti gli effetti uno degli integratori alimentari più completi che la natura ci offre.
Le qualità dei frutti secchi e la loro composizione riesce difatti ad assicurare un apporto completo di tutti gli elementi nutritivi; in particolar modo riescono a fornire un notevole carico di proteine se rapportato alla loro dimensione e quantità.
Quali sono però i frutti secchi migliori e di quali è meglio non abusare? Vediamolo insieme.
Quali sono i frutti secchi?
Anzitutto iniziamo a conoscere la frutta secca più comune e più utilizzata ed apprezzata che puoi trovare in giro, tra cui nel nostro mercato di ortofrutta a Verona; quando si parla di frutti secchi il pensiero ricade sicuramente su prodotti come le arachidi, gli anacardi, le mandorle, le noci e le nocciole (insomma i più comuni frutti a guscio).
Molto spesso si tende ad inserire nella categoria anche i fichi secchi, le uvette, ed in generale tutta la frutta essiccata, ma bisogna sottolineare che, per quanto anche questa ricca di proprietà, è da considerarsi una tipologia differente per apporto calorico e nutrizionale.
Quindi essenzialmente quando si parla di frutta secca si intende tutta la frutta a guscio, che può essere gustata sia in modo naturale, sia dopo vari processi di tostatura o di cottura.
Bisogna sottolineare che oltre ai più comuni frutti, esistono altre varietà di frutta secca, come per esempio le noci Brasiliane, Pecan o Macadamia; queste possono essere di difficile reperibilità, ma internet in questo caso ci viene in aiuto, dandoci la possibilità di scovare e gustare dei prodotti che nel mercato comune troveremmo con difficoltà.
Il miglior apporto proteico
Come abbiamo già accennato, la frutta secca è uno degli elementi che apporta il maggior numero di proteine e logicamente la quantità varia da frutto a frutto.
I pinoli sono in testa alla classifica speciale dei migliori fornitori di proteine con 31 grammi su 100. Notevoli anche le arachidi e le mandorle che apportano rispettivamente 29 grammi e 22 grammi ogni 100 grammi di prodotto.
I pistacchi invece forniscono 18 grammi di proteine e le noci e le nocciole si aggirano intorno ai 14 grammi. Si può dire quindi che i numeri parlano da soli, ma per i più scettici è possibile paragonare questi valori a quelli riferiti all’apporto proteico di carni come il pollo e il manzo, rispettivamente di 27 e di 20 grammi circa ogni 100.
L’importanza della frutta secca è quindi evidente, considerando anche che oltre alle proteine fornisce una vasta gamma di vitamine e i suoi benefici sono moltissimi (pensiamo per esempio alla riduzione del colesterolo cattivo, all’abbassamento della pressione, oppure anche solamente come fonte di energia).
La frutta secca nella dieta
Nella dieta quotidiana quindi è estremamente importante integrare con frutta secca dato che l’apporto di sostanze nutritive è elevato in relazione alla dimensione dei frutti.
Bisogna però considerare che i frutti secchi sono molto calorici; anche per questo motivo sono molto utilizzati dagli sportivi come fonte di energia soprattutto in gare di endurance (pensiamo per esempio a competizioni estreme come l’Ironman o a più abbordabili come una gara di mezza maratona).
Le calorie che forniscono sono quindi tante e bisogna dosare attentamente la quantità assunta quotidianamente. Si parla spesso di tre noci al giorno, oppure di una manciata di arachidi o di pistacchi. Queste affermazioni arrivano dalla nostra cultura popolare e hanno un fondo di verità. Le noci soprattutto sono il più calorico tra i frutti secchi e, nonostante facciano bene al nostro corpo, è bene non esagerare.
Si può affermare quindi che i frutti secchi sono l’ideale per uno snack a metà giornata (anche per quanto riguarda i bambini ed i ragazzi) per rifornire del giusto carico di energia andando comunque ad arricchire l’organismo di proteine e di altre elementi nutrizionali essenziali, oppure per concludere la cena, ricordandosi però che è sempre bene però non strafare.
Esiste un frutto migliore di un altro?
Ogni frutto ha le sue caratteristiche e non esiste un prodotto migliore rispetto ad un altro. Logicamente si può preferire quel frutto che appaga di più il nostro gusto, oppure in caso di bisogni specifici consumare maggiormente il prodotto che riesce a darci il relativo beneficio.
Pensiamo per esempio a chi ha problemi di colesterolo alto: in questo caso un apporto maggiore di mandorle e di noci contribuirà a far migliorare i livelli, e consumarle insieme ad altra frutta secca permetterà anche di andare ad ottimizzare completamente lo stato di benessere del nostro organismo.
Un altro esempio può essere dato proprio da chi ha una dieta povera di proteine e che ha problemi di stanchezza e di svogliatezza: con un corretto consumo di pinoli riuscirà a reintegrare adeguatamente le mancanze proteiche e allo stesso tempo darà una carica al proprio corpo, ringiovanendolo e mantenendolo in forma.
La frutta secca quindi è un vero e proprio integratore completo. Riesce a fornirci tutto ciò di cui il nostro organismo ha bisogno, ed in particolare apporta una quantità di proteine tale da riuscire a soddisfare il fabbisogno senza aggiungere grassi o appesantire il corpo; in pratica i frutti secchi sono l’elisir della nostra giovinezza.