Maracuja, come si mangia il frutto della passione?
ORTAGGI
15 Dicembre 2022
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Se siete amanti della frutta esotica non potete certamente non conoscere il frutto della passione, altresì chiamato maracuja. Si tratta di un frutto originario del Brasile ed è divenuto famoso in Europa per via del suo nome affascinante. Le prime importazioni in Europa risalgono alla scoperta dell’America, ma negli ultimi anni si stanno sviluppando delle coltivazioni locali anche nell’Italia meridionale grazie al clima subtropicale delle nostre coste.
Di questo frutto sono note due varietà differenti: la più comune, ovvero la maracuja viola, e una meno nota, la maracuja gialla. I due frutti possono essere facilmente distinguibili, in quanto la maracuja viola possiede una buccia rossa-viola, è di piccole dimensioni e dal sapore più dolce, a differenza della maracuja gialla che è caratterizzata da buccia gialla e maggiori dimensioni.
Perché questo nome?
Molti potrebbero pensare che il nome di questo frutto esotico dipenda dalle sue possibili proprietà afrodisiache. Il frutto della passione, tuttavia, non ha alcune proprietà afrodisiache e non ha nulla a che vedere col desiderio amoroso: l’origine del nome dunque è scaturita solo da un fraintendimento. Il suo fiore ricorda infatti la figura di Cristo in croce, pertanto il termine passione va inteso come la Passione di Cristo e non in riferimento al sentimento amoroso. Osservando il fiore si nota infatti che la corolla ricorda una corona di spine, mentre i pistilli ricordano i chiodi. Non a caso la pianta che dà origine a questo frutto si chiama passiflora, termine latino composto da “passio", che significa Passione, e “flora", che significa fiore.
Come scegliere il frutto della passione
Per riconoscere quando il frutto è maturo e dolce al punto giusto, la prima cosa da guardare è la buccia, la quale deve risultare raggrinzita e possedere un colore intenso. Inoltre, deve emanare un intenso odore. Se il frutto risulta inodore significa che è ancora immaturo. Un altro modo per stabilire se il frutto è maturo è quello di agitarlo: se all’interno si sente muovere del liquido significa che ha raggiunto il corretto punto di maturazione.
Usi del frutto della passione in cucina
Il frutto si mangia semplicemente tagliandolo a metà con un coltello e raccogliendo i semi al suo interno con un cucchiaino. I semi sono ricoperti da una polpa dalla consistenza gelatinosa e dal forte sapore esotico e piuttosto aspro, che conferiscono al frutto un sapore acidulo. Un altro modo per consumare il maracuja è utilizzare un estrattore di succo per ottenere un succo dal sapore dolce e dalla consistenza densa. Il frutto della passione si presta però anche a molte preparazioni gastronomiche. Un esempio può essere l’aggiunta di uova e zucchero per ottenere una salsa da utilizzare spalmata sulle fette biscottate, piuttosto che come farcitura di una torta. Un altro consiglio è quello di impiegare i semi con la polpa nella preparazione di frullati o di cocktail per dare quella nota esotica al vostro drink. Se invece siete amanti dell’abbinamento dolce-salato potete mangiarlo in insalata oppure impiegarlo per la preparazione di un cremoso risotto, magari con l’aggiunta di gamberi. Insomma, in cucina non deve mai esserci un limite alla fantasia, perciò sentitevi liberi di sperimentare.
Proprietà nutrizionali del frutto e benefici
La fonte energetica fornita dal frutto della passione deriva principalmente dagli zuccheri, principalmente fruttosio, che costituiscono il nutriente di maggior rilievo. Al contrario, lipidi e proteine sono scarsamente presenti. Si tratta di un frutto ricco di fibre, vitamine, sali minerali. Le vitamine più abbondanti sono la vitamina C, importante per un corretto funzionamento del sistema immunitario e di supporto all’azione difensiva dei radicali liberi, e la vitamina A, essenziale per la pelle e gli occhi. Per quanto riguarda i sali minerali, quelli di maggior rilievo sono potassio, magnesio, zinco e selenio. Il magnesio e il potassio svolgono una funzione nella regolazione salina e risultano particolarmente importanti in estate, in quanto se ne perdono discrete quantità attraverso la sudorazione. Lo zinco svolge invece un ruolo essenziale nella risposta immunitaria mentre il selenio rappresenta un potente antiossidante. Il frutto della passione contiene infatti anche una modesta quantità di antiossidanti, sostanze che prevengono lo stress ossidativo e quindi proteggono le cellule dall’invecchiamento e da tutte le malattie che esso derivano. Dato l’elevato numero di fibre, soprattutto pectina, risulta un alimento ottimale per la salute dell’intestino favorendone la regolarità. La pectina svolge anche un ruolo benefico per quanto riguarda il metabolismo dei grassi, contrastando l’accumulo di colesterolo. Inoltre, trattandosi di una fibra solubile, forma nello stomaco una sostanza gelatinosa igroscopica che assorbe acqua, aumentando il proprio volume e determinando in questo modo una maggiore sensazione di sazietà. Infine, i semi ricchi di polifenoli che svolgono una funzione antinfiammatoria e rendono la maracuja un frutto ideale per tutti coloro che soffrono di infiammazione cronica, come per esempio