Alcuni lo conoscono come “fragola-pera” o “pitaya”, ma oggi la denominazione più comune è quella di “frutto del drago”. Si tratta di una pianta appartenente alla famiglia dei Cactus con origini sud americane ma ormai diffusa in tantissimi paesi tropicali. Scopriamo tutti i dettagli su questo caratteristico frutto.
Il Frutto del drago (Pitaya)
Il frutto del drago è un frutto di origine tropicale originario del Centro e del Sud America e non è altro che il prodotto dei cactus della famiglia Cactacaea, noto come cactus “Drago” appunto.
Questo frutto ha diverse caratteristiche: i suoi colori accesi, le sue dimensioni che vanno dai 150g ai 600g, le sue forme allungate o ovali, la caratteristica buccia rosa o rosso intenso (a volte anche giallo) e la sua polpa violacea tendente al bianco dalla consistenza molto cremosa simile al kiwi rendono lo rendono immediatamente riconoscibile. Il sapore della pitaya è invece molto dolce e rinfrescante, risultando molto gradevole al gusto.
I valori nutrizionali
Pur essendo un frutto esotico, il frutto del drago è ormai diffuso in tutto il mondo. Grazie alle sue proprietà è oggi molto apprezzato e sempre più conosciuto. Si tratta, infatti, di un frutto ricco di vitamine, minerali e fibre, con un apporto calorico molto ridotto a patto che venga consumato fresco (60kcal/100g). Se prendiamo in considerazione i valori nutrizionali il frutto del drago offre un elevato apporto di Vitamina C, sostanza fondamentale per proteggere il nostro corpo dall’azione dei radicali liberi. Ha inoltre un elevato potere energizzante grazie alla concentrazione di zuccheri; non contiene colesterolo, lattosio o glutine. Tra i minerali è il calcio quello che si presenta nelle maggiori concentrazioni, e degna di merito è anche la ricchezza di antiossidanti.
Come mangiare la Pitaya
Sebbene il suo aspetto possa un po’ intimidire, mangiare questo frutto è abbastanza semplice. È importante consumarlo quando è piuttosto maturo (basta premere il frutto e se risulta morbido allora è pronto per essere mangiato). Consigliamo di utilizzare un coltello per tagliarlo a metà, togliere la buccia e gustare la sua dolcissima polpa (alcuni preferiscono utilizzare un cucchiaino per aiutarsi). Puoi decidere di mangiarlo così com’è, oppure in abbinata ad altri frutti e con un po’ di limone.