Quale frutta è consigliata per chi soffre di diabete?
FRUTTA
30 Giugno 2022
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Secondo gli ultimi dati disponibili, in Italia ci sono oltre 3 milioni e mezzo di soggetti affetti da diabete. Tutti i diabetici devono necessariamente rispettare un regime alimentare adeguato, mantenendo un costante monitoraggio dei livelli di glicemia per il loro benessere. Ma i soggetti diabetici possono consumare frutta? La risposta è si, ma a certe condizioni! Ne parliamo meglio in questo articolo.
Una persona diabetica può mangiare frutta?
Gli esperti dell’alimentazione non hanno dubbi: ogni giorno dovremmo consumare almeno 5 porzioni di frutta e verdura! Ma coloro che presentano problemi di glicemia devono prestare maggiore attenzione al consumo di questi alimenti, monitorando l’indice glicemico e la quantità di carboidrati introdotti.
Tuttavia è errato – nonché dannoso – affermare che i diabetici non possono consumare frutta e verdura. Anche i soggetti che soffrono di diabete possono, e devono, mangiare questi alimenti, ma solo in determinate quantità, preferendo alimenti a basso indice glicemico e con pochi carboidrati.
È importante però non consumare frutti troppo maturi perché ricchi di zuccheri, ed evitare anche quelli disidratati che, essendo privati dell’acqua, contengono un maggior concentrato di zucchero.
Quale frutta si può mangiare se si ha il diabete?
Tra la frutta più indicata per i diabetici rientrano a pieno titolo gli agrumi, e soprattutto le arance. Queste hanno un indice glicemico molto basso e sono ricche di vitamine e antiossidanti. Un altro frutto fortemente raccomandato è la mela. Ricche di vitamina C, antiossidanti e fibre, grazie al loro contenuto di pectina riescono a ridurre il fabbisogno di insulina nelle persone diabetiche.
Menzioniamo poi anche le pere che, grazie a un ridotto indice glicemico e un alto apporto di vitamine contribuiscono alla riduzione del colesterolo, e alla regolazione dei livelli di zucchero. Per via dell’acidità, sono inoltre consigliati kiwi, prugne, mirtilli e frutti di bosco.
Tutti i frutti di cui abbiamo parlato finora possono essere consumati se si è diabetici, anche ogni giorno, facendo però sempre attenzione alle quantità e all’apporto di carboidrati che non dovrebbe mai superare i 15 grammi per singola porzione.
Alcuni consigli
I soggetti diabetici devono inevitabilmente seguire una dieta specifica, che tenga conto non solo dell’indice glicemico dei singoli alimenti, ma anche dell’apporto di zucchero totale dei pasti. Questi significa che con il diabete si possono consumare anche i frutti più zuccherini, ma con una frequenza ridotta e in piccole quantità.
Melone, anguria, uva, banane, datteri e ananas sono i più tipici esempi di frutti da consumare con grande attenzione. Al contrario della frutta, invece, le verdure possono tutte essere consumate senza preoccupazione, con un occhio di riguardo per gli ortaggi che contengono più zuccheri e carboidrati. Il consiglio più importante da tenere a mente è quello relativo alla maturità della frutta: più è matura e maggiore è l’apporto di zucchero in essa contenuto. Attenzione anche alla frutta secca che non è del tutto sconsigliata, ma deve essere consumata sporadicamente e in piccolissime quantità.
In tutti i casi è sempre bene rivolgersi al proprio medico e ad un nutrizionista; solo il parere di un professionista può effettivamente restituire un’indicazione su quali e quanti frutti poter consumare. Ricordiamo sempre che esistono diverse tipologie di diabete, e di conseguenza anche diversi livelli di gravità, e pertanto non esistono dei consumi “standard”, ma possono variare per ciascun soggetto.